Boswellia serrata

Boswellia: proprietà e benefici

Nella medicina Ayurvedica la Boswellia è una delle piante più usate ancora oggi: fra le popolazioni locali è nota soprattutto per le sue proprietà antinfiammatorie e analgesiche, utili ad alleviare molte dei problemi che riguardano l'apparato osteo-articolare.

Cosa la rende così speciale? Sicuramente il suo fitocomplesso, che è ricco di principi attivi, quali gommoresine e oli essenziali che contengono elevate quantità di acidi boswellici e altri acidi, che hanno una spiccata attività antinfiammatoria e analgesica. La loro struttura è infatti simile a quella degli antinfiammatori steroidei che vengono usati dalle industrie farmaceutiche; essendo però naturale, l’acido boswellico non ha gli effetti collaterali degli steroidi.

Più nello specifico, questi acidi sono in grado di inibire delle sostanze, i polimorfonucleati, che vengono attivati nei processi infiammatori di artrite e reumatismi, e producono elastasi, un enzima che ha capacità distruttive poiché deteriora e distrugge il collagene e i tessuti interessati dall'infiammazione, favorendo in questo modo la degenerazione articolare e di strutture quali cartilagini, legamenti e tendini. 

L’attività benefica più nota della Boswellia riguarda i problemi di muscoli e articolazioni, e in particolare, si è dimostrata in grado di avere benefici su:

  • artrosi,

  • artrite,

  • osteoartrite del ginocchio, 

  • problemi degenerativi a carico delle articolazioni,

  • reumatismi,

  • tendiniti,

  • dolori muscolari,

  • miositi.

In generale, sembra che gli integratori e nutraceutici di boswellia serrata possano sopprimere il dolore e l’immobilità associati all’artrosi in modo abbastanza significativo, con effetti che impiegano solo alcune settimane per manifestarsi.

Una revisione ha concluso che la Boswellia serrata e il suo estratto possono essere un’opzione di trattamento efficace e sicura per i pazienti con artrosi, aiutando a ridurre il dolore e la rigidità articolare e a migliorare la funzione dell’articolazione.  La durata raccomandata del trattamento con Boswellia serrata e il suo estratto è di almeno 12 settimane.

In studi clinici su pazienti con artrosi, un'estratto di boswellia  ha migliorato significativamente il dolore e la funzionalità articolare. I pazienti hanno iniziato a sperimentare un miglioramento significativo dopo 30 giorni di trattamento con la dose più alta.

In questi disturbi, la Boswellia è utile per alleviare il dolore e prevenire la completa degenerazione. Oltre a ridurre il dolore e il gonfiore, la pianta ayurvedica contribuisce a migliorare la mobilità delle articolazioni, riducendo irrigidimenti articolari. In altre parole, migliora la qualità della vita, facendo sì che chi è affetto da questi problemi non sia limitato nelle proprie attività quotidiane.

Agendo sulle sostanze che sono in grado di favorire il deterioramento cartilagineo, la pianta è risultata utile non solo per alleviare forme articolari artrosiche, artritiche ma anche forme infiammatorie su base autoimmune, come l'artrite reumatoide. 

I benefici della Boswellia non finiscono qui, ma si è rivelata benefica anche per altri disturbi. Ecco quali.

La Boswellia per le malattie infiammatorie croniche e autoimmuni

Secondo alcuni studi i principi attivi della Boswellia sarebbero in grado di rinforzare il sistema immunitario poiché agisce stimolando la produzione di linfociti e cellule T, un tipo di globuli bianchi che entra in gioco quando il nostro sistema immunitario è sotto attacco e rischia di sviluppare un qualche tipo di infezione.

In uno studio pubblicato qualche anno fa è stato anche messo in evidenza la capacità degli acidi boswellici di inibire la produzione di leucotrieni, una sostanza prodotta dall'acido arachidonico, attraverso l'azione dell'enzima 5-lipossigenasiche. Tale capacità ha destato la curiosità dei ricercatori dato che in presenza di molte malattie infiammatorie croniche e autoimmuni la conta di leucotrieni è sensibilmente più alta.

Per questi motivi non sorprende che gli estratti della pianta abbiano avuto effetti positivi e abbiano contributo ad alleviare alcune malattie infiammatorie croniche tra cui asma bronchiale e rinite allergica, oltre che su quelle autoimmuni, come lupus eritematoso e artrite reumatoide.

La Boswellia per l'IBS

Le proprietà antinfiammatorie della Boswellia possono essere utili per alleviare i sintomi della sindrome dell'intestino irritabile o IBS, così come quelli del morbo di Crohn e della colite ulcerosa. Si tratta di malattie multifattoriali i cui meccanismi non sono ancora del tutto noti, la cui sintomatologia è spesso causata dalla presenza di una infiammazione intestinale.

Uno studio che ha coinvolto alcune persone affette da morbo di Crohn ha dimostrato che il gruppo di coloro che è stato trattato con gli estratti della pianta ha avuto gli stessi benefici del gruppo trattato con un comune farmaco. 

Grazie alla sua attività antinfiammatoria, la pianta può aiutare a migliorare la condizione di queste malattie, che hanno, fra i sintomi più ricorrenti, diarrea, gonfiore e crampi addominali.

Un secondo studio ha permesso anche di evidenziare che è in grado di proteggere la barriera epiteliale intestinale dall'infiammazione che contribuisce a creare le malattie intestinali. Tale barriera ha funzione protettiva e deve isolare l'ambiente intestinale, dal quale possono transitare tossine e altre sostanze che non possono entrare nel circolo sanguigno. L'infiammazione cronica può però danneggiare tale barriera, che non è più grado di restare impermeabile. La conseguenza è che le sostanze che dovrebbero essere eliminate possono entrare in circolo creando altri problemi di salute. Secondo lo studio, gli estratti di Boswellia aiutano a preservare e ristabilire l'integrità della barriera intestinale.

La Boswellia allevia l’asma

Alte concentrazioni di leucotrieni sono dannose anche per chi soffre di asma, poiché causano la contrazione dei muscoli dei bronchi, facilitando gli episodi di asma.

Gli acidi boswellici, inibendo la produzione di queste sostanze, agiscono in maniera positiva anche nella diminuzione dei sintomi dell’asma bronchiale. Inoltre, altri studi hanno dimostrato che le proprietà immuno-modulanti della pianta possono essere utili per contrastare il fattore allergico presente nell’asma.

Allevia lo stress ossidativo negli atleti dopo esercizio intenso

È stato dimostrato che l'allenamento ad alta intensità può essere associato a una maggiore induzione dello stress ossidativo, che a sua volta ha un impatto negativo sulle prestazioni dell'esercizio fisico e causa danni muscolari. Le specie reattive dell'ossigeno (ROS), meglio noti come radicali liberi, hanno un ruolo importante nel mantenere l'omeostasi attraverso funzioni immunitarie e segnali cellulari, ma un loro eccesso ha il potenziale per danneggiare l'acido deossiribonucleico (DNA), le proteine e i lipidi.

Inoltre, un eccesso di stress ossidativo facilita anche la produzione in eccesso di prodotti finali avanzati di glicazione (AGE), un gruppo eterogeneo di macromolecole formate dalla glicazione non enzimatica di proteine, lipidi e acidi nucleici. L'effetto dannoso di queste sostanze è associato all'irrigidimento di tessuti ricchi di matrici extracellulari e proteine, come muscolo scheletrico, tendini, articolazioni, ossa, cuore, arterie, polmone, pelle.